Registro degli atti liberatori relativi alle aree allagabili - Comune di Cesano Maderno

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Registro degli atti liberatori relativi alle aree allagabili

In ordine alla tematica della gestione del rischio di alluvioni rispetto alle richieste di sicurezza sempre più elevate del territorio e della popolazione residente, con D.G.R. n. X/6738 del 19.6.2017 sono state approvate le nuove indicazioni operative concernenti l’attuazione del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA) e l'adozione definitiva del progetto di variante normativa al Piano stralcio per l'Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Po (PAI).

Si rende conseguentemente noto che con determinazione n. 161/E del 23.10.2017, successivamente implementata dalla determinazione n. 300/E del 22.12.2022, vengono fornite le nuove indicazioni operative conseguenti alle disposizioni regionali concernenti l’attuazione del PGRA e viene istituito il registro degli atti liberatori (consultabile a fondo pagina), che i soggetti attuatori di interventi ricadenti all’interno delle aree allagabili sono tenuti a sottoscrivere per escludere ogni responsabilità dell’Amministrazione pubblica in ordine a eventuali futuri danni a cose e a persone comunque derivanti dai fattori di pericolosità idraulica e idrogeologica.

Nell'elaborato grafico predisposto ed allegato alla determinazione sopra richiamata n. 300/E del 22.12.2022 è stata effettuata la trasposizione alla scala comunale della "Rappresentazione delle aree a diversa pericolosità e rischio" (suddivise tra reticolo principale di pianura e reticolo secondario di pianura), così come desunta dal GEOPORTALE della Lombardia - Servizio di mappa - Mappe di pericolosità e rischio - Direttiva alluvioni 2007/60/CE - Revisione 2022 e sul quale sono stati individuati:

  • le aree allagabili per i diversi tempi di ritorno (da P1 a P3);
  • le aree e gli elementi per le diverse classi di rischio idraulico (da R1 a R4);
  • il centro edificato ex art. 18 della L. n. 865/1971, così come desunto dagli atti costituenti il PGT vigente.

Per ogni ulteriore approfondimento si rimanda al sito istituzionale di Regione Lombardia e dell'Autorità di Bacino del fiume Po.

Consulta, di seguito:

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